domenica 14 marzo 2010

L'errore, il caso e l'opportunità

Come sempre!

Decido che voglio andare a dormire, sfiancata da un weekend stupendo ma durante il quale il mio fisico chiedeva ben altro riposo, rispetto a quello che gli ho concesso...

Decido ma mi dico che prima di dormire ho bisogno di sfogare qualche emozione con qualcuno che sento vicino col cuore. Ma per voi ormai è tardino e quindi mi ritrovo da sola, ad ascoltare la piccola Ale di sotto che risolve una piccola parte dei suoi problemi faccia a faccia con chi di dovere, e io invece che mi specchio in questo PC e non vedo bene la mia faccia e quindi decido di descriverla un po'. (sottofondo: Brandi Carlile. Adoro!!!)

Stasera finalmente dopo un anno (forse un anno esatto??) di assenza, torno una blogger, torno ad avere una gran voglia di raccontarmi e capirmi attraverso quello che scrivo. Vivere da sola, in un ambiente così stimolante e sereno mi fa venire voglia di parlare di me.

Stasera ho fatto la mia parte nel gioco del “farsi-i-fatti-altrui” scrivendo sul FB questa frase sibillina: “il giorno che smetterò di sbagliare, smetterò di continuare a sognare, e tentare di vivere in modo migliore... E poi non sono io che sbaglio, sono le coincidenze intorno che mi inducono in errore... ahahah!” (che boba... ovvero babba... eheh)

Misero riassunto di una giornata di pensieri sparsi, in mezzo a una mattinata di meritati sonnecchiamenti, un pomeriggio di passeggiate cittadine e una seratina di chiacchere da osteria sboccata e cibo ipercalorico... eheheh... incredibile come si possa sentirsi saggi, mentre si godono cose banali come vivere qualche momento con dei nuovi amici e conoscerli meglio.

Piccola parte di un cambiamento interiore che si sta consolidando pian piano sotto i miei occhi. Ho vissuto una vita col terrore di sbagliare, forse perchè tante volte le piccole cazzate le ho pagate tanto. Non sono stata tanto fortunata. Pian piano tutto cambia, specialmente quando si inizia a vedere l'errore come una opportunità!

Penso veramente che nella vita sia tanto difficile essere felici, che quando l'opportunità bussa alla tua porta è giusto aprire, sempre. Poi si può sempre decidere di richiuderla, quella porta... guardare dallo spioncino cosa davvero c'è dietro le apparenze (e quel cazzo di spioncino è sempre minuscolo!).

Vorrei concludere in fretta questo discorso serio, ma forse è meglio spiegare una delle ragioni per cui ho ricominciato a pensare alla filosofia del “carpe diem”... o come la si voglia chiamare... insomma, quella ricerca di serendipità che ho abbracciato. Intendo dire, perchè proprio ora. In un momento a caso della serata stupenda di ieri mi sono fatta spiegare (a ricordarsi perchè) come si dice: anelli di una catena. Elos de uma corrente.
Stiamo tutti costruendo la nostra catena, e più anelli abbiamo, più combinazioni escono fuori! Abbiamo i nostri anelli forti, che non dobbiamo mai lasciare arrugginire. Abbiamo tante decorazioni che rendono speciale l'insieme. E se capita di attaccare un pezzo di storia a un anello debole, si spezzerà, si sa, succede.

Il mio (il nostro? Il vostro?) compito ora è soppesare bene questo certosino lavoro di concatenamento. Perchè vogliamo tutti stare in equilibrio su una catena forte, che ci tenga in alto senza spaccarsi se scivoliamo. Ma succederà, eccome... l'importante è che accada il prima possibile, se deve :-) Non voglio rinunciare alla possibilità di provare una strada sbagliata. Perchè la strada giusta non esiste. Esistono solo strade, tutte più o meno “nebbiose”. Ma tutti vogliamo solo poter dire (non c'è niente da fare, è cosi): ecco. E' la strada giusta. Quella definitiva.

Peccato che non esista, almeno non alla mia età. Ok, non sto concludendo, ma mi risulta un po' difficile, sono un fiume in piena di domande e qualche risposta, sono solo così felice di avere l'opportunità di vivere in un nuovo ambiente così vivo e brulicante di situazioni, o forse sono solo io che finalmente mi sento viva in un ambiente in realtà abbastanza convenzionale :-) (ma chi voglio prendere in giro! Qua è fighissimo, ahahahah)

La paura che la vita inganni di nuovo c'è sempre, ma rimango stupita di come finalmente riesco ad essere più lucida e obiettiva... non aspettarmi tanto, sognare tutto, vivere il giusto (o possibilmente di più). (su questa frase parte “The Story”. Che tempismo!) Per fare questo, ho deciso di vivere (quasi) solo per me e provare (quasi) tutte le strade del mondo. Sapendo dentro di me che sono proprio una donna come tutte le altre: qualche volta, appena poco prima di distrarmi pensando al prossimo appuntamento di lavoro o di svago, o di ridere apertamente della cazzata pensata, nella mia testa, o in quella cosa che chiamiamo cuore, sogno un giorno di inciampare in un cartello con scritto “ben fatto”, o perlomeno “per di qua” :-)

Se siete sopravvissuti fino a qui, potete anche iniziare ad odiarmi: domani basta discorsoni, parlerò di lussuriosa frutta esotica, di un churrasco con festa in piscina, di una serata a ballare Samba, e di una città fatta di piante e mattoncini colorati... ma potrete anche sentirvi fortunati, perchè parlerò anche di pioggia, di tutto-il-mondo-è-paese e di barriere linguistiche (insomma, qualcosa deve pur andare storto, no?? ….mmmhhh.... NO! :-D).

Até amanha!

martedì 2 marzo 2010

Aproximando Curitiba

Come immaginavo già all'inizio di questa avventura, gestire un blog in questa situazione è veramente complicato!
Ho chili di foto da mette su Picasa, e ancora languono disordinate nel PC... ho da raccogliere foto, che arriveranno puntualmente tra mesi... ho da parlare di posti, e persone, e parole e cose e cibi, e non ci metto mai mano (o meglio tastiera) seriamente... ho un quadernino (che una certa amica ricorderà bene) dentro il quale sto cacciando tante cose che vorrei attaccarci e ancora svolazzano in giro... ma tutto ciò significa solo una cosa: che sto vivendo, pienamente e serenamente, questa mia esperienza di vita dall'altra parte del mondo, e quindi di tempo a disposizione per raccontare... ne resta poco!
Tuttavia so per esperienza che poi è tanto bello quando si torna "rileggersi" e mentre si è via riuscire a comunicare agli amici quel che si sta vivendo. E poi è ora che io torni a scrivere un po': dopo aver "rimosso" il mio vecchio blog, pensavo di aver perso la "vena blogghesca", e a tutt'ora è un po' sopita... ma mi auguro che un po' di esercizio mi aiuti a ritrovare la voglia.
Ma torniamo al Brasile :-)

Il passaggio da Rio a Curitiba non è certo dei più semplici, specialmente se ci arrivi dopo un totale afterhour causa festeggiamenti notturni in quel di Lapa, quartiere ballereccio della cidade maravilhosa, con Ian e i suoi folli amici... ma è stato reso mooolto dolce dall'accoglienza che mi hanno riservato Alessandra (la mia brasileira) la sua famiglia e i suoi amici!

I primi giorni sono trascorsi tra l'esplorazione di casa Enriconi (si, mi ci sono persa. si, è abbastanza grande da perdercisi! ho una bella cameretta e mi sono coattamente installata col pc in una mansarda stupendissima), luculliani Rodizi (tipico modo di mangiare brasiliano: un immenso buffet che si paga a peso, oppure con un fisso, e ti viene anche spesso portata a tavola carne a volontà di ogni tipo... ammetto che dopo la prima settimana il mio stomaco ha iniziato a dare i numeri!! eheh) e primi goffi tentativi di portoghese...

Degno di nota è stato il pranzo a base di Caranguejos (granchi di fiume) e ostriche, portati a casa vivi in quantità industriali e cucinati sul momento... la preparazione è stata un po' complessa e direi abbastanza cruenta, ma il piacere di consumare certe delizie è impagabile... specialmente quando sai che hai consumato molte più calorie tra pulire, cucinare, aprire e mangiare, di quelle che stai assumendo!

 

Prima e dopo la cottura!


La compagnia del Caranguejo: lo Sterminatore di Granchi, l'Uomo col Cestino, la Spazzolatrice di Ostriche e la bella assistente allo sterminio :-D




La famiglia Enriconi: Alessandra, Selma e Edison






Senza parole :-)




I primi giorni sono quelli più complicati, le formalità sono tante, e per di più la mia piccola Ale si è beccata una brutta infezione dopo aver tolto un dente del giudizio... quasi una settimana in stato catatonico! (Ale, come stai? "MHHHHH" Ale hai fame? "MHHH MHHH") Ma adesso per fortuna sta benone ed è tornata quella di sempre :-)
Con e senza l'aiuto della mia amichina ho cominciato a girare per la città (da me amabilmente soprannominata Legoland, e più avanti spiegherò perchè... una città dove il clima cambia VERAMENTE ogni dieci minuti, e io che non ci credevo!), mi sono procurata un numero di cellulare, ho scoperto il mio posto di lavoro e conosciuto i colleghi, individuato un grande magazzino interessante e soprattutto una via di negozi di vestiti usati e fatto ovviamente un po' di shopping (tutte cose ovviamente necessarie...no?).
Nel mentre ci sono anche stati un frizzante mio ingresso nella community Couchsurfer locale, un nuovo taglio di capoelli, un (purtroppo fallimentare, nonostante le A+++) provino per un coro, Avatar in 3D!, un weekend a Joacaba nel cuore della foresta di Araucarie, l'inizio del mio lavoro come ricercatrice, l'iscrizione al corso di portoghese (e finalmente ho cominciato a parlarlo!!!), l'inizio di una dipendenza cronica da Catupiry (curiosi? cercate cos'è. più avanti ci dedicherò un post :-) )... ma tutte queste sono altre storie, da raccontare singolarmente, con l'aiuto di un po' di belle foto che sto raccoglieno pian piano. Sempre se avrò il tempo di annoiarmi, ma più facilmente ritagliando angoli qua e là nella mia vita Curitibana :-)

Giusto perchè mi piace fare liste, vorrei parlarvi:
- Molto meglio di Rio de Janeiro (nella quale tornerò a fine luglio! ypeeee)
- Della splendida famiglia di Ale
- Di Curitiba, naturalmente
- Del mio lavoro alla UFPR
- Del cibo brasiliano! (e chi mi conosce si aspetta di sicuro che io tratti a lungo questo argomento...)
...e penso che ogni weekend avrò qualcosina in più da raccontare, visto che mi sto programmando qualche giretto... low cost naturalmente, visto che il primo stipendio lo vedrò solo tra un mesetto... eheheh

Per questa volta, è tutto :-)
beijos e abraços para todos, dalla vostra Agnese... che qua pronunciano come una sorta di AGnesi con la G dura.... eheheh... Boa noite!